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lunedì 3 settembre 2007

e se poi vogliamo dire che sono tutte toghe rosse...

ROMA, 27 LUGLIO 2002 - Gilberto Simoni è stato prosciolto oggi dalla commissione disciplinare della Federciclismo dall'accusa di aver fatto uso intenzionale di cocaina. L'assoluzione della giustizia sportiva fa seguito alla richiesta di archiviazione dell'inchiesta penale a carico del corridore decisa ieri dalla procura di Trento.

Gilberto Simoni, reduce da una sospensione
perchè trovato positivo ad un controllo antidoping nell'ultimo Giro del Trentino del 24 aprile, aveva abbandonato l'ultimo Giro d'Italia alla partenza della 12.ma tappa (24 maggio), su decisione della Saeco-Longoni Sport che, dopo l'odierna assoluzione, lo ha immediatamente reintegrato in organico Simoni, vincitore dell'edizione 2001 del Giro, tornerà alle gare domenica 4 agosto ad Amburgo nella Hew Cyclassics di Coppa del Mondo. Dopo la corsa di Amburgo, Simoni sarà impegnato mercoledì 7 al Gran Premio di Camaiore. Sono le prime date di un programma di preparazione finalizzato alla Vuelta di Spagna, diventata a questo punto obiettivo di riscatto. Simoni è stato assolto perchè la Disciplinare ha accertato che la doppia positività alla cocaina «non ha alterato la prestazione sportiva».

È questo il motivo principale
secondo il presidente della Commissione, Raffaele Gallus, che ha anche creduto alla tesi della «assunzione involontaria ed inconsapevole». Resta il fatto che Simoni è risultato positivo due volte e che la cocaina è sostanza proibita, ma sul giudizio ha pesato anche il risultato dell'inchiesta penale condotta dal pm di Trento, Bruno Giardina, che proprio ieri ha disposto l'archiviazione. «Il magistrato - ha detto Gallus - ha trasmesso alla Fci l'ampia consulenza acquisita». Nelle perizie era incluso anche il test del capello, che serve a stabilire l'uso continuato di stupefacenti.

«Quel test - ha rivelato Gallus - ha escluso l'assunzione ripetuta. Inoltre Simoni era risultato cento volte negativo a tutti i controlli antidoping precedenti». Assoluzione piena, quindi, anche se lo stesso presidente della Disciplinare è rimasto sorpreso, a suo tempo, per le confuse spiegazioni date da Simoni: prima le cure di un dentista, poi l'infuso e le caramelle della zia. «Ma poi è stato dimostrato che le percentuali minime riscontrate nei due test di Simoni corrispondevano a quelle contenute nelle caramelle» ha precisato Gallus. Ed infatti nel dispositivo della sentenza si ricorda che «le analisi sulle caramelle inconsapevolmente assunte da Gilberto Simoni non hanno fatto emergere elementi contrari alla versione data dall'atleta»

(da QUOTIDIANO.NET)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

resta il fatto che è uno spadino cocainomane

Il Principino ha detto...

resta il fatto che è stato dimostrato che non è un dopato e che gli hanno rubato anche l'ultimo giro d'italia...
faccia di gomma del cazzo!